
Sulla mia pelle
Stefano Cucchi vive. In un film, in un tribunale romano, in un teatro dell’Unical, vive. Continua a leggere “Sulla mia pelle”
Stefano Cucchi vive. In un film, in un tribunale romano, in un teatro dell’Unical, vive. Continua a leggere “Sulla mia pelle”
Un attentato a Macerata, in piena campagna elettorale, scoperchia la pentola di antichi bollori sociali: soffia un vento nero che non può più essere ignorato.
Le disgrazie di Ostia che improvvisamente interessano tutti. Continua a leggere “Una palestra sul mare”
Il referendum della Cgil sembra scongiurato, il buono lavoro per ora abolito ma presto riformulato. Tra tattica politica e schizofrenia legislativa, già iniziata la partita tra governo, aziende e sindacati. Continua a leggere “Vita, morte e miracoli del voucher”
Dalla partita americana al nuovo ordine occidentale: analisi quasi seria della sfida tra sistemi e (anti)sistemi.
Pietro Cundari nasce a Figline Vegliaturo il 3 ottobre del 1939. Fin da giovane, rivela una grande umanità, protesa verso gli ultimi e i deboli. Persona colta, educata, cara a tutti. Amante del suo paese natio, di cui è originaria anche la sua famiglia, tanto da non allontanarsene nemmeno quando gli si presentano occasioni più favorevoli per la sua carriera. Avendo frequentato il liceo, consegue successivamente il diploma magistrale, per avere da subito la possibilità di insegnare durante i suoi anni universitari. Si laurea a Roma in Lettere e, appena gli si presenta l’occasione, si prepara e partecipa al concorso … Continua a leggere Un ricordo del direttore Pietro Cundari
I pendolari del sud, ma anche quelli delle periferie del nord, conoscono i capistazione. Ne conoscono il lavoro e lo stress. Le difficoltà a gestire un servizio dei trasporti sempre in deficit. Un deficit di mezzi, di strutture, di tecnologie. Chi viaggia in treno sa. Provate a chiedere a un pendolare della tratta Rogliano-Cosenza cosa pensa, ogni volta, quasi per ogni corsa, del treno che alla stazione di Pedace si ferma. Continua a leggere “Errare è umano”
Le uccisioni di Giulio Regeni in Egitto, Salavtore Failla e Fausto Piano in Libia, sono ovviamente scollegate. Tuttavia, la t rag icità degli eventi, le incongruenze nelle ricostruzioni, i tentativi di depistaggio, causano un unico grande sospetto: che queste morti siano frutto del “fuoco amico” (in senso lato) delle istituzioni egiziane e libiche?
Dell’Egitto, di Giulio, delle indagini sulla sua morte. Giulio Regeni, 28 anni, dottorando dell‟università di Cambridge, originario della provincia di Udine, da settembre trasferitosi al Cairo, in Egitto, per studiare i movimenti sindacali e politici d‟opposizione nati dopo il golpe del luglio 2013, scomparso dal 25 gennaio 2016, il 3 febbraio 2016 è stato ritrovato seminudo, in un fossato di una strada della periferia del Cairo, morto. Continua a leggere “Fuoco amico? Oltre le verità ufficiali delle morti di Regeni, Piano e Failla.”